La domanda che più frequentemente mi fanno amici e pazienti è se credo nella chemioterapia.
La mia risposta è sempre la stessa: ”Credo nella scienza”. Allo stato attuale la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia rappresentano ancora le armi più efficaci per combattere il tumore maligno, ma non sono a mio avviso assolutamente sufficienti a garantire la migliore qualità di vita durante il percorso terapeutico.
E’ però fondamentale capire che bisogna aggredire e distruggere il tumore, ma nel contempo curare e guarire la persona in cui questo è cresciuto.
Un approccio medico integrato permette di ridurre i danni da radio e chemioterapia, aiutando il paziente a sostenere in modo adeguato il percorso terapeutico con un importante miglioramento della qualità di vita.
L’omotossicologia e l’omeopatia, integrate con la terapia allopatica, rappresentano un ottimo approccio per ridurre gli effetti collaterali di radio e chemio, integrare la terapia del dolore, prevenire la perdita di peso e la cachessia neoplastica, ridurre la debolezza e l’astenia ed infine anche la perdita dei capelli.
La scelta di una corretta alimentazione ed idratazione calibrate in base all’individuo, alle sue intolleranze, al tipo di tumore, e le terapie in corso, è di fondamentale importanza per dare il corretto supporto nutrizionale e per creare una situazione di basicità dei tessuti che combatte l’ambiente fermentativo/ anossico del tumore.
L’uso della meditazione e dello yoga sahaj rientra sempre nelle mie prescrizioni poiché l’esperienza e le pubblicazioni dimostrano l’importanza di trovare l’equilibrio interiore che ne conseguono, con evidenti vantaggi per la salute.
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